Giulia Braccali Ricciardi:

COLLECTED POEMS





Assembled by
Cynthia Hillman and Courtney K. Quaintance

The Italian Women Writers Project
The University of Chicago Library

Chicago
2008

Ogni spirto fedel, lasso si doglia, E in pianto amaro cangi il dolce riso, Rimirando il Signor del Paradiso Lasciata in croce haver l'humana spoglia. Qual sarà sì crudel, c'hoggi non voglia Di lagrime bagnarsi il petto, o il viso, Veggendo il Re del ciel tolto, & diviso Da l'alma, & morto in tanta pena, e in doglia. Superna bontate, o saldo amore, Che con vn nuouo, & sì crudel tormento Aprir volesti a Noi la via del Cielo. Lauar co 'l proprio sangue il nostro errore Ti piacque mosso da pietoso zelo Di voler fare il peccator contento.

Domenichi, Lodovico, ed., Rime diverse d'alcune nobilissime, et virtuosissime donne (Lucca: Vincenzo Busdragho, 1559), p. 37.

This poem also appears in: Bulifon, Antonio, ed. Rime di cinquanta illustri poetesse di nuovo date in luce da Antonio Bulifon (Napoli: Antonio Bulifon, 1695), p. 30.

A Madona Cornelia Villani. Veggio coperte sotto vn chiaro velo Quante virtuti il Ciel può mai donare; Meravigliomi ben, come illustrare S'habbia la terra, & farsi oscuro il cielo? Amor, fede, bellezza, & d'honor zelo Chiuse in voi sono, a Noi per dimostrare La vera gloria, che nel cielo appare, Senza temer giamai caldo, ne gielo. E quando diverrà il bel corpo terra, Oscuri nubi avrem; la sù fia chiaro; O giorno spaventoso a chi qui resta! Ond'Io prego il Signor, che gli sia caro L'alma discior, che la mia spoglia serra Prima, ch'Io dopo Voi sia sola, & mesta.

Domenichi, Lodovico, ed., Rime diverse d'alcune nobilissime, et virtuosissime donne (Lucca: Vincenzo Busdragho, 1559), p. 37.

This poem also appears in: Bulifon, Antonio, ed. Rime di cinquanta illustri poetesse di nuovo date in luce da Antonio Bulifon (Napoli: Antonio Bulifon, 1695), p. 30; and Bergalli Gozzi, Luisa, ed., Componimenti poetici delle piu illustri rimatrici d'ogni secolo (Venezia: Antonio Mora, 1726), pt. 1, p. 68.

O Vivo Sol, che di sì bei desiri M'accendi il cor, mentre tua luce aspetto, Non fia omai tempo ancor, che nel mio petto Nascer ti vegga, e in te viva, e respiri. Felice lagrimar, dolci sospiri, Mentre ti chiamo, e cerco il tuo cospetto, Vieni, Signore, al caro obbietto eletto, Per cui soffristi già tanti martiri. Entra, regna, possedi, opra, disponi; Che ad altrui non convien l'esser Signore; Poiche congrazia tal di me ti degni. Fà, che tragl'altri incomprensibil doni, Con che ricca mi fai, tutto il mio amore In te sol posi, ed ogni altro mi sdegni.

Bergalli Gozzi, Luisa, ed., Componimenti poetici delle piu illustri rimatrici d'ogni secolo (Venezia: Antonio Mora, 1726), pt. 1, p. 69.

This poem also appears in: Blasi, Jolanda de, ed., Antologia delle scrittrici italiane dalle origini al 1800 (Firenze: Nemi, 1930), p. 155.