Silvia di Somma:

COLLECTED POEMS





Assembled by
Cynthia Hillman and Courtney K. Quaintance

The Italian Women Writers Project
The University of Chicago Library

Chicago
2008

A CHE d' onor mondani, oimè, cercare Più grave incarco, e più mentita lode, Se ogni gloria mortal rio tempo rode, E son le stelle ai bei disegni avare? Misere noi, che quasi un sogno appare Nostra vita quà giù, ne appien si gode Cosa, che vota sia d' amara frode, E son le guerre assai, le paci rare. Felice spirto è quel, che in se rinchiuso Discerne sol del Fattor sommo l' opre, Ne si lascia ingannar da mortal' uso. Breve è il nostro mortal; tosto ci copre Umida terra, e tronca Parca il fuso, E quali state siam tempo discopre.

Domenichi, Lodovico, ed., Rime diverse d'alcune nobilissime, et virtuosissime donne (Lucca: Vincenzo Busdragho, 1559), p. 10.

This poem also appears in: Bulifon, Antonio, ed. Rime di cinquanta illustri poetesse di nuovo date in luce da Antonio Bulifon (Napoli: Antonio Bulifon, 1695), p. 2; Bergalli Gozzi, Luisa, ed., Componimenti poetici delle piu illustri rimatrici d'ogni secolo (Venezia: Antonio Mora, 1726), pt. 1, p. 73; and Blasi, Jolanda de, ed., Antologia delle scrittrici italiane dalle origini al 1800 (Firenze: Nemi, 1930), pp. 156-157.

Alla S. Lavinia Colonna. SALDA Colonna a Noi posta qual segno Maggior di quel, che pose Hercole inuitto Ad Abila, & a Calpe; il cui prescritto Fin, sarà anchor d'eterna lode degno; S' a l'ombra tua, com'in buon porto vegno, Per dar ristoro a questo cuor afflitto; Cangia del marmo l'uso; onde sia scritto Come in tenera cera il mio disegno. Poi dura a le percosse di Fortuna Piu che diamante & sia per Me, Tu quale Son quelle due de' nauiganti meta. Cosi la mente mia d'oscura, & bruna Chiara, & bianca verra; verrà immortale, Et provera vie piu la sorte lieta.

Domenichi, Lodovico, ed., Rime diverse d'alcune nobilissime, et virtuosissime donne (Lucca: Vincenzo Busdragho, 1559), p. 10.

This poem also appears in: Bulifon, Antonio, ed. Rime di cinquanta illustri poetesse di nuovo date in luce da Antonio Bulifon (Napoli: Antonio Bulifon, 1695), p. 3.