Alessandra Macinghi Strozzi Lettere di una gentildonna fiorentina del secolo xv ai figliuoli esuli Frontmatter and Commentary Edited by Cesare Guasti Firenze: G. C. Sansoni, 1877 LETTERA CINQUANTACINQUESIMA: ANNOTAZIONI

ANNOTAZIONE A [p. 490] Pandolfo Pandolfini, oratore al Re di Napoli. = Del restare di Pandolfo « (scriveva il Parenti a Filippo) » e sua malattia dispiacemi assai. Confortalo per mia parte: e del consiglio gli dài non venga per mare, mi piace assai. Terrollo segreto quanto mi scrivi; e della galea offerta, e vicitazioni del Re intendo, piacemi. = ANNOTAZIONE B Nella Lettera LVII la dice morta. Di questa rarissima donna, che nacque de' Bardi, e fu moglie dell'infelice Lorenzo Strozzi, scrisse la Vita Vespasiano cartolaio. ANNOTAZIONE C Di questo Matteo, che fece la prodezza qui narrata, ved. a pag. 350; e s'intenderà perchè si trovasse sostenuto nelle Stinche. ANNOTAZIONE D Piero de' Medici, con quegli altri « gran maestri », non ostante la sua gotta, s'era piantato in Santa Croce, dove stando le borse, si faceva anche l'operazione del serrarle. Non potendo impedire, voleva almeno vedere i fatti suoi! ANNOTAZIONE E Alla poca o punta bellezza di madonna Ippolita, andata sposa al figliuolo del Re di Napoli, si accenna anche altrove. Buona e bella voleva l'Alessandra che il suo Filippo trovasse la moglie. Produced by the University of Chicago Library. Send questions or comments about IWW to ets@lib.uchicago.edu. PhiloLogic Software, Copyright © 2001 The University of Chicago. PhiloLogic is a registered trademark of The University of Chicago.