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Lettere di una gentildonna fiorentina del secolo xv ai figliuoli esuli Frontmatter and Commentary Edited by Cesare Guasti Firenze: G. C. Sansoni, 1877 LETTERA CINQUANTAQUATTRESIMA: ANNOTAZIONI |
ANNOTAZIONE A
[p. 484] = Iacopo .... Noi seràmo le borse, e ritiràmo quasi tutti quelli che aveano vinto il partito dal 1434 in qua: e l'uno et l'altro è suto gravissimo a Piero (Medici). M'a tutta la ciptà è piaciuto; e in kalendi si trarrà e Priori secondo l'ordine antiquo. Fu il serrare di dette borse contradetto in sull'arinchiera da messer Ochto (Niccolini) e da messer Thomaso Soderini e da messer Luigi Guicciardini; che dispiaque a tutta la ciptà. Èssi scoperto lo sgravo: a noi ne toccò 15 fiorini;e credo che più tosto partorirà scandolo, che altro .... La terra è tutta sollecita a volere che il governo torni al modo che l'avevono ordinato e padri nostri; e delle cose qui della terra non t'ho da dire altro. Io fo pensiero, piacendo a Dio, a pochi di del mese che viene, partire. Farò la via da Roma .... = Ma il trarre a sorte la Signoria, ch'era il modo antico, non portò la pace che si riprometteva la parte dell'Acciaiuoli.
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