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Dei quattro cavalli riposti sul pronao della basilica di S. Marco, lettera inedita Edited by Cesare Musatti Venezia: Kirchmayer e Scozzi, 1893 Preface
[p. 5] La Michiel parla con devota ammirazione dell'imperatore Francesco, presente alla cerimonia; e ce lo spieghiamo di leggeri, e pel fatto in sè stesso e più ancora per l'amore immenso da cui era animata per le patrie memorie, e che spicca anche in questa lettera, non destinata certamente, in origine, alla pubblicazione; mentre le sperticate lodi al monarca di qualche scrittore (alludiamo sopratutto al
Compatì, zentilomeni, la rima; Non affermiamo già che le masse, tanto bisognevoli di quiete e di lavoro, e tanto impressionabili sempre da tutto ciò che sa di nuovo e spettacoloso, non applaudissero; ma nella borghesia colta c'erano bene di quelli in cui il sentimento del patriottismo non lasciavasene sopraffare. Ed anche riposti i cavalli, pensavano: I cavali xe inalzai, Inoltre: Coss'à fato sior Francesco?[p. 7] E finalmente: Sior Francesco xe el garbin, Infatti le innovazioni introdotte già prima della sua venuta a Venezia, se aveano avuto per effetto, dopo vent'anni di incessanti sovvertimenti e di guerre di comporre a pace il veneziano territorio (7-1) non valsero di molto a crescere la prosperità economica e tanto meno a fruttare quel morale benessere ch'è proprio soltanto dei popoli liberi. Dei popoli liberi; poichè il sentimento di nazionalità avea già gettato radici negli animi, nè tutti i Lombardo-Veneti erano rimasti persuasi di quel che l'imperatore avea loro proclamato, cioè appartenergli essi per diritto di conquista e dover dimenticarsi d'essere Italiani! « Stolto comando » come assai bene giudica il Prof. Orsi, « che servì invece a far meglio ricordare che si era Italiani e che si dovea dimostrarlo! (7-2) » C. dott. M. Notes (5-1) Queste carte acquistai alla morte del Busetto da una sua erede, con cui mi posero in relazione due vecchi amici del Busetto, i compianti cav. Augusto Buzzati e cav. Giuseppe Zannini. (6-1) Mutinelli. Annali delle Provincie Venete dall'anno 1801 al 1840. Venezia, Merlo, 1843. (6-2) Posti cioè bordelli, perchè un decreto in quel tempo medesimo espulse dalla città le donne pubbliche. (7-2) Come fu fatta l'Italia. Torino. Roux e C., 1891.
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