Padre Santo.
Dal Reverendissimo Nunzio di Vostra Santità intesi, ch' Ella desiderava un ritratto di mia mano della Maestà della Reina mia Signora. E comecchè io accettassi questa impresa in singolare grazia e favore, havendo a servire alla Beatitudine Vostra, ne dimandai licenza a Sua Maestà, la quale se ne contentò molto volentieri: riconoscendo in ciò la paterna affezione, che Vostra Santità le dimostra. Ed io con l'occasione di questo Cavaliero glie lo mando. E se in questo averò soddisfatto al desiderio di Vostra Santità, io ne riceverò infinita consolazione. Non restando però di dirle, che se col pennello si potesse così rappresentare agli occhi di Vostra Beatitudine le bellezze dell' animo di questa Serenissima Reina, non potria veder cosa più maravigliosa. Ma in quelle parti, le quali con l'arte si sono potute figurare, non ho mancato di usare tutta quella diligenza, che ho saputo maggiore, per rappresentare alla Santità Vostra il vero. E con questo fine con ogni riverenza ed umiltà le bacio i santissimi piedi.

Di Madrid alli XVI. di Settembre 1561.

Di Vostra Beatitudine. Umilissima Serva Sofonisba Angosciola.

Molto magnifico Signor Bernardino.
Alli giorni passati io ebbi una lettera di V˙ S˙, la quale mi fu molto carissima, per intendere della sua salute, e così della sua consorte, la quale amo come sorella carissima, non vivendo contenta fino a tanto, che con li effetti le facci vedere ch' io l'amo; ed altre lettere ho scritto a V˙ S˙, nè mai ho avuto risposta niuna: nè manco ho ricevuto lettera di V˙ S˙, se non questa, che mi fu data da quel gentiluomo dei Secchi. Del ritratto del Re, che V˙ S˙ mi domanda, non posso al presente servirlo, come saria mio desiderio, perchè non mi ritrovo ritratto niuno di Sua Maestà, ed io sto al presente occupata a far il ritratto della Serenissima Principessa sorella del Re nostro Signore per il Papa, e pochi giorni sono, ch' io gli mandai quello della Regina nostra Signora. Sicchè, il mio carissimo Signor Bernardino e Maestro, voi vedete se io mi occupo in dipingere; senza che la Regina vuol gran parte del tempo per lei per dipingere, di maniera che la non può aver pazienza che io quasi dipinga, per non levarsi a lei la comodità. Con tutto ciò io non lascierò di far ogni potere per servirvi conforme all' obbligo, che tengo, così in questo ritratto, come in ogni altra occasione, che mi si possa presentare; e con questo fine me li raccomando, e li bacio la mano, così alla sua carissima ed onoratissima consorte da me molto amata, ed alla sua madre sig˙ Barbara, e sua sorella sig. Francesca, ed a suo padre sig. Pietro. Di Madrid alli 21 Ottobre 1561. Di V˙ S˙ Affezionatiss˙ Discepola. Sofonisba Angusiola.