Egregio Canale! Voi mi parlate d'Asili infantili? Questa è la corda che dolcissimamente risuona al mio cuore! È in quelle Sale dove io mi trovo veramente la cristiana seguace del divino maestro!. È là dove io sento di essere donna italiana tutta piena di alti e soavi pensieri!.. È là dov' io provo fortemente i santissimi affetti di madre!.. È là dov' io benedico con maggiore effusione di grato animo la provvidenza per avermi dato di che sollevare il povero!.. È là insomma dove io mi trovo, quale essere sempre vorrei, cioè buona, pia, amorevole, paziente, virtuòsa!… E chi . . chi mai produce in me così sublimi sentimenti? la vista di quelle care, innocenti creature che dalle pietose cure di tanto benefica istituzione vengono tolte alla miseria, all' ignoranza, all' ozio, al turpiloquio, al vizio, alla colpa, — Dio! Dio di bontà che inspirasti così santo pensiero all'uomo che primo lo immaginò e ne fece il progetto, io ti ringrazio in nome di tutte le genti che sapranno conoscere e laudare questa tua veramente paterna inspirazione.

La mia bella e colta Fiorenza vanta tre prosperose Sale d'Asili infantili. — Venite Stranieri! venite e giudicate quanto e quale di quelle ne sia il vantaggio! vedrete che colà si fanno le figlie, le sorelle! si preparano le spose, le madri! — vedrete che colà si formano gli artigiani, i cittadini, gli uomini cristiani e morali, perchè colà regna amore, carità e religione — sotto quelle volte echeggia il canto di gratitudine e d'immensissimo affetto per il creatore e per il creato — Colà finalmente vedrete ciò che può il buon volere, la fermezza nel ben fare, e la costanza che non mai si stanca o sbigottisce a fronte degli ostacoli che si oppongono ai virtuosi offici.

Canale, amabilissimo e generoso giovine oh! siatemi fratello in questa misericordiosa missione, alzate la voce per infiammare di pietoso zelo i vostri concittadini onde formare e proteggere le Sale d'Asilo: Iddio benedirà voi, i vostri congiunti, i vostri averi; tutto prospererà per voi! e voi, in voi stesso tanta ne proverete letizia, che centuplicatamente vi troverete ricompensato dall'anima vostra lietissima mirando quei tapinelli rigenerati per opera vostra e per quella di tutti i buoni come voi, da voi invitati a cotanto bella impresa! — Ma che vado io cianciando se M˙ Edouard Alletz sì valorosamente ne scrisse in una sua opera! io come donna, come madre e come Ispettrice delle Sale d'Asilo di Firenze, lessi avidamente l'articolo, che di quelle trattava, e subito lo tradussi dalla francese nella italiana favella, e lo feci inserire nel nostro giornale di commercìo, perchè fosse letto da molti e molti, e perchè molti e molti provassero il caro bisogno di assistere il figlio del povero. — Ecco, a voi pure lo trascrivo.