Anna Mantova:

COLLECTED POEMS





Assembled by
Cynthia Hillman

The Italian Women Writers Project
The University of Chicago Library

Chicago
2007

Non si vede già mai sotto del Sole Più dolce Amor del nostro, o mia Licori: Ben si conobbe allor, quando tra' fiori Stavamo al foro di sassosa mole. Quel dì, che con armoniche parole Si udì cantar di te, della tua Clori, Clotindo, celebrando i casti amori Fine del Cielo alla stellata mole. Che nobil Musa, o mia Licori, è questa! Come la gloria sua nostra è già fatta! Come a' fior' nostri i fior di Pindo innesta! Ma gloria tale a noi non ben si adatta: Bensì a Clotindo, in cui solo si arresta Per lo stupor mia Musa sopraffatta.

Recanati, Giovanni Battista, Poesie italiane di rimatrici viventi, raccolte da Teleste Ciparissiano (Venezia: Per Sebastiano Coleti, 1716), p. 8.

SUl tuo verde il vermiglio io vo girando Sol per espormi a più sublime segno, E mentre co' miei fiori io t' inghirlando Rendo pomposo il tuo silvestre legno. Silvestre tronco io son, nè pongo in bando, Che sol di mesta forma idea ritegno, Ma val più assai di te mia forza, quando Contra il soffio degl' Euri io mi sostegno. Se Poeta, o Pittore il guardo errante Fissa talora in me, nel più bel loco D' eterno onor ripone il mio sembiante. Mostri 'l tuo bello è ver, ma sol per poco, Ma nel mio verdeggiar sempre costante, E vento, e verno, e nevi io prendo a gioco.

Recanati, Giovanni Battista, Poesie italiane di rimatrici viventi, raccolte da Teleste Ciparissiano (Venezia: Per Sebastiano Coleti, 1716), p. 9.
This poem also appears in: Bergalli Gozzi, Luisa, ed., Componimenti poetici delle piu illustri rimatrici d'ogni secolo (Venezia: Antonio Mora, 1726), pt. 2, p. 183.