Claudia della Rovere:

COLLECTED POEMS





Assembled by
Cynthia Hillman and Courtney K. Quaintance

The Italian Women Writers Project
The University of Chicago Library

Chicago
2008

DI MAD. CLAUDIA DALLA ROVERE SIGNORA DI VINOVO DI PIEMONTE. Cocenti sospir miei devreste homai Le lagrime asciugar, che versa il core; Ouer deurebbe il micidial dolore Con vn solo morir trarmi di guai. Ma veggio, ahimè, che cresce piu d'assai Per sempre sospirar mio fero ardore; Ne questo rende, o quel mio duol minore, Ne giorno, o notte Io mi riposo mai. Cure dogliose, & aspre; e acerbi fati, Che versate il mio cor, si, ch' Ei non trova Lunga pace non pur, ma breve tregua; Che sarà poi crudeli, & ostinati; Fatta, che sia di me l'ultima prova? Se così piace a voi, cosi pur segua.

Domenichi, Lodovico, ed., Rime diverse d'alcune nobilissime, et virtuosissime donne (Lucca: Vincenzo Busdragho, 1559), p. 32.

This poem also appears in: Bulifon, Antonio, ed. Rime di cinquanta illustri poetesse di nuovo date in luce da Antonio Bulifon (Napoli: Antonio Bulifon, 1695), p. 25; Bergalli Gozzi, Luisa, ed., Componimenti poetici delle piu illustri rimatrici d'ogni secolo (Venezia: Antonio Mora, 1726), pt. 1, p. 180; and Ranza, Giovanni Antonio, ed., Poesie e memorie di donne letterate che fiorirono negli stati di S.S.R.M. il Re di Sardegna (Vercelli: Giuseppe Panialis, 1769), p. 11.

A Mons. Marescial di Brisacho. Qui doue Noi viviam Franchi, & securi, Mercè del valor vostro alto, & sovrano; Timidi gia per lo nimico Hispano Siam stati in giorni tenebrosi, e oscuri; Ond'accio, che per sempre eterna duri La chiara Fama de l'inuitta mano Vostra, signor; conuien, che tutto 'l piano, E 'l Monte fregi darui, ogn'hor procuri. Poco i metalli son, men sono i marmi Atti a capir vostre vittorie tante, Che si convien'a Voi piu lunga historia. Uopo saria di quel, che cantò l'armi Del figliolo d'Anchise a far memoria Degna di Voi, cui non và alcuno innante.

Domenichi, Lodovico, ed., Rime diverse d'alcune nobilissime, et virtuosissime donne (Lucca: Vincenzo Busdragho, 1559), p. 32.

This poem also appears in: Bulifon, Antonio, ed. Rime di cinquanta illustri poetesse di nuovo date in luce da Antonio Bulifon (Napoli: Antonio Bulifon, 1695), p. 25; and Ranza, Giovanni Antonio, ed., Poesie e memorie di donne letterate che fiorirono negli stati di S.S.R.M. il Re di Sardegna (Vercelli: Giuseppe Panialis, 1769), p. 13.

Vergine Madre, del tuo parto figlia, Al Mondo, al Cielo, a Dio divota, e cara, Che rendi l'alta reggia illustre, e chiara Col giro sol delle serene ciglia; Sovrano onor della tua gran famiglia Di cui nacque colui, che il Sol rischiara, Difefa d'ogni gente empia, ed avara Qualor si pente, e il cammin dritto piglia: Mentre le stelle, ond'hai la fronte adorna Contemplo, e i raggi suoi mostro alle genti, Perche l'alme ti sien devote ancelle: Coll'almo spirto tuo sovente torna A raccender i miei gelati, e spenti, Vivo esempio dell'opre altere, e belle.

Bergalli Gozzi, Luisa, ed., Componimenti poetici delle piu illustri rimatrici d'ogni secolo (Venezia: Antonio Mora, 1726), pt. 1, p. 181.

This poem also appears in: Ranza, Giovanni Antonio, ed., Poesie e memorie di donne letterate che fiorirono negli stati di S.S.R.M. il Re di Sardegna (Vercelli: Giuseppe Panialis, 1769), p. 18.