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Alessandra Macinghi Strozzi
Lettere di una gentildonna fiorentina del secolo xv ai figliuoli esuli
Frontmatter and Commentary
Edited by Cesare Guasti
Firenze: G. C. Sansoni, 1877

LETTERA SECONDA: ANNOTAZIONI


ANNOTAZIONE A

[p. 40]
Alessandra di Filippo di Niccolò Macinghi era nata nel 1406, dicendosi ella stessa di quarant'anni nella portata che fece nel 1446 agli ufficiali del Catasto.

ANNOTAZIONE B

Abbiamo un'altra letterina di Matteo scritta a Filippo, la quale dice così:

=Al nome di Dio. A dì 20 di febraio 1448. Al fatto della casa, per ancora non s'è fatto nulla, e non ci è ordine per ancora a danari: quando se ne farà cosa veruna, ne sarai avvisato. Tu scrivi che noi siàno forte errati: e io t'avviso che ci è sì grande la carestia di danari a Firenze, secondo ch'io sento dire, che ci è assai uomini che per carestia di danari tolgono delle mercatanzie in quello modo che tu di', e a fatica che truovono la meta de' danari di quel che vale la mercatanzia che vendono. E se di questo ti volessi chiarire,
[p. 41]
potresti iscrivere due versi qua a altri, e fartene avvisare. Che se non fussi così gran perdita, mona Lesandra l'arebbe fatto: se bene avessi trovato otto o nove fiorini di perdita, l'arebbe fatto. In quest'altro modo gli pare troppo ispesa: e se niuno migliore modo ci si vedrà di pigliare, con più vantaggio, si farà; e tu ne sarai avvisato.

El lino si comincia a filare, in tuo nome e della Lesandra; [Note B-1] e 'a ogni modo arai la parte tua, quando sia fatta la tela; e sarà bello. La morìa, per ancora non si sente ci faccia troppo gran danno: ci farebbe, avendo a fuggire. A Dio piaccia liberacci.

L'apportatore di questa fia Bartolomeo Serragli, il quale venne stamani a vicitare mena Lesandra da tua parte: ebbelo molto caro. E per lui ti manderèno la copia della procura che tu ha' fare di mona Lesandra, se no' la potrèno avere a tempo che la possa arrecare; quanto [Note B-2] che no, pel primo l'arai; e fara'la propio come starà quella ti manderò.

In questa lettera ti mando uno poco di cifera; che quando mona Lesandra od io ti volessi avvisare d'alcuna cosa, se non volessi che altri la 'ntendessi se non noi, che tu possa iscrivere in quella forma; cioè, di fare in scambio delle lettere dell'abici quelle che vi son da piè: e l'a si è uno sette, el bi uno otto, per abaco; [Note B-3] e così va' ricorrendo per tutto. E per la prima che tu mi scrivi, famene qualche parola, e vedrò se la 'ntendi.

Di Lorenzo non ho sentito altro. Nè altro per ora.
[p. 42]
Cristo di male ti guardi. Per lo tuo Matteo degli Strozzi, in Firenze, salute.=

ANNOTAZIONE C

Iacopo di Lionardo Strozzi. Ved. l'annotazione (M) alla Lettera prima.

ANNOTAZIONE D

Granello di Carlo di Granello da Ricasoli. Ved. Passerini, Famiglia Ricasoli; Firenze, 1801 ; tav. XII. Il padre di Granello era stato nel 34 bandito, come già fautore dell'esilio e avverso allora al ritorno di Cosimo de' Medici. Ottenne poi di poter ritornare, e morì in patria nel 1458.

ANNOTAZIONE E

Forse, Lodovico di Francesco di Benedetto degli Strozzi, ch'era nato nel 1421.

ANNOTAZIONE F

Piero de' Ricci capitò male nei 1457. Ved. Ammirato, ad annum.

ANNOTAZIONE G

Era poc'anzi avvenuto il fiero assalto dato dal re Alfonso alla fortezza di Piombino, che s'era valentemente difesa. N'era signore Rinaldo Orsini, marito di Caterina d'Appiano, quali i Fiorentini prestavano
[p. 43]
aiuto, E fu lezione pel Re tanto dura, che alle proposte di pace con la Repubblica, aprì facilmente le orecchie.

ANNOTAZIONE H

Frequentemente si fa menzione in queste Lettere di morìa. E a quest'anno il Muratori scrive ne' suoi Annali, che in varie città d'Italia molte persone morirono di pestilenza. In Firenze (scrive l'Ammirato) « perchè la peste incominciava ad essere grandissima, ordinò l'Arcivescovo che si facessero processioni per sei giorni, pregando oltre a ciò Iddio per la pace d'Italia, come avea fatto fare il Pontefice in Roma ».

ANNOTAZIONE I

Messer Palla di Nofri Strozzi aveva le case attigue a quella di Matteo. Cacciato nel 34 in esilio, ebbe confiscati anche i beni, che nella portata agli ufficiali del Catasto fatta da lui nel 1433 formano un gran patrimonio. Aveva peraltro molti creditori, e alcuni per grosse somme; come Niccolò da Este marchese di Ferrara per fiorini 3280, la contessa Maddalena donna del Conte Francesco da Battifolle per 1002, Alberto Bonaccorsi di Ferrara per 2329, messer Lionardo di Francesco Bruni d'Arezzo per 1026, messer Ghirigoro de' Marsuppini d'Arezzo per 4871.

ANNOTAZIONE L

Neri Capponi, che ebbe tanta parte nel punire Francesco de' Conti Guidi, signore di Poppi e di Battifolle, per aver dato mano a' fuorusciti, ne lasciò scritta una
[p. 44]
memoria della Cacciata del Conte di Poppi, avvenuta nel luglio del 1441. Il Conte, come raccomandato del Comune, aveva casa in Firenze.

ANNOTAZIONE M

Tennelo a mente Filippo; che nel 1477 la comprò da' figliuoli di questo Donato Rucellai, con la casa, torre ed altri abituri, « detta la Torre fu del Conte di Poppi », per fiorini 870 compresa la gabella. Ved. Vita di Filippo Strozzi il vecchio (Firenze, 1851), a pag. 74.

NOTES

B-1. Figliuola di madonna Alessandra.

B-2. Oggi diciamo quando. Ma le scritture fiorentine famigliari ne son piene; e anche del secolo seguente.

B-3. Cioè, in cifre arabiche.


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